La plastica può essere usata per dipingere?

La plastica può essere usata per dipingere?

La risposta è sì per l’artista filippino Gilbert Calderon Angeles, che si è distinto per l’utilizzo di rifiuti post-consumo per la creazione di opere d’arte. Dalla consapevolezza che le Filippine siano uno dei paesi più inquinatori del mondo, Gilbert ha deciso di includere nei suoi dipinti scarti di materie plastiche, soprattutto quelle non più riciclabili, trasformando le sue opere d’arte in eco – paintings.

Infatti, a fronte delle 8 milioni di tonnellate di rifiuti che raggiungono gli oceani ogni anno, quelli provenienti da paesi come Filippine, Indonesia, Cina e Thailandia ne rappresentano il 60% – secondo un rapporto del McKinsey Center for Business and Environment, del 2017.




Per quanto riguarda il processo di recupero e creazione delle opere, Gilbert utilizza dei sacchetti di plastica tritata, di vari colori e proveniente da tipologie di rifiuti diversi – dalle confezioni di caramelle, ai tappi di bottiglia. Oltre allo scopo di dare nuova vita ai rifiuti, evitando così di inquinare ulteriormente il pianeta, ha l’obiettivo di creare consapevolezza sugli effetti negativi della plastica, soprattutto di quella monouso. È, infatti, convinto che una maggiore consapevolezza di un problema sia il primo passo per intervenire e apportare dei veri e necessari cambiamenti. La sua speranza è riuscire a contribuire, con le sue opere, a questa crescente consapevolezza.

Si tratta di upcycling artistico. Angeles è in grado di creare delle opere d’arte da un materiale quasi banale ma sicuramente abbondante: i rifiuti. Opere che rende uniche, dando nuovo valore alla spazzatura, che diventa un tutt’uno con l’opera d’arte.

Photo credits: Green Artz by Gilbert Calderon Angeles

Per ottenere i colori vibranti e accesi che caratterizzano i suoi dipinti, Angeles unisce la plastica triturata ai residui di pittura e agli scarti di colori acrilici, che lui chiama “eco-paint”. Inoltre, le sue tele sono realizzate con pannelli di legno recuperati dai cantieri edili. Tutto viene recuperato e riutilizzato, per non creare ulteriore rifiuto e danno all’ambiente.

Oltre a questo, Gilbert ha creato Green Artz, una piattaforma di difesa ambientale dedicata agli appassionati d’arte e a tutti coloro che vogliono essere attivamente rispettosi dell’ambiente, tra cui anche aziende e governi. Con essa, si prefigge di promuovere una cultura delle arti sostenibile, puntando a diventare un vero e proprio movimento globale. Ad esempio, Green Artz collabora con diverse aziende, tra cui una società di costruzioni eco – consapevole, che recupera sacchetti di plastica monouso e, una volta triturati, li utilizza come materie prime per creare degli eco-mattoni.

Photo credits: Green Artz by Gilbert Calderon Angeles

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