Le traverse ferroviarie, quelle strutture che compongono i binari dei treni, inizialmente erano costruite in legno e ferro. Successivamente, a partire dagli inizi del Novecento lo standard è diventato il calcestruzzo. Queste strutture però hanno bisogno di frequente manutenzione e i costi quindi sono elevati. Nonostante il treno costituisca uno dei mezzi di trasporto più utilizzati, è anche un settore che vede pochi investimenti per quanto riguarda l’innovazione tecnologica. Si tratta, infatti, di un settore di mobilità prevalentemente passiva.



La questione relativa al portare il settore verso una mobilità sostenibile e attiva risiede nella possibilità di integrare queste traverse con pannelli fotovoltaici, in grado di immagazzinare energia solare. I binari dei treni, infatti, sono per la maggior parte all’esterno e per questo esposti al sole. Un km costruito con le traverse di Greenrail può ridurre fino al 40% le emissioni di Co2, fino al 30% il rumore e fino al 20% il consumo di energia, rispetto a quelle costruite in calcestruzzo.
Dal 2016 Greenrail è stata incubata dal Politecnico di Milano, il quinto miglior centro di ricerca nel settore ferroviario in Europa. Inoltre, è stata un’azienda membro fondatore del World Alliance for Efficient Solutions, organizzazione non governativa che promuove l’energia verde e le tecnologie sostenibili. Ciò è un punto di svolta, perché in fondo, una mobilità sostenibile deve andare di pari passo ad infrastrutture tecnologicamente innovative, e ciò deve avvenire anche in un settore radicato e storico come quello ferroviario.